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Serie I file 1
Per chi ha già conosciuto LUPIN III attraverso i lungometraggi, la prima serie televisiva presenta non poche sorprese. Creata nel 1971, è caratterizzata da un’animazione più scarna e , almeno inizialmente, da un disegno un po’ incerto. Le tecniche utilizzate per i film sono troppo costose e la caratterizzazione dei personaggi è ancora in fase di studio. Eppure, quegli episodi racchiudono in sé un fascino particolare, che ha incantato tutti i fan di Lupin III, i quali ancora oggi considerano la prima serie la migliore mai realizzata. La sua forza sta essenzialmente in trame solide e dal taglio adulto, come raramente si è visto in precedenza nell’animazione televisiva giapponese. Un mix di azione, trovate rocambolesche, ricostruzioni realistiche e un pizzico di erotismo. Le gag e l’umorismo sono presenti in maniera blanda; il primo Lupin III, per quanto sornione e beffardo, è uno che fa sul serio , così come fanno sul serio i suoi nemici, come si può ben vedere nei primi tre episodi. In "Trappola su quattro ruote", l’organizzazione criminale Scorpion ha fatto costruire un autodromo e ha preparato una corsa automobilistica con lo scopo di eliminare Lupin. Quest’ultimo, però, si dimostra più furbo ed evita tutte le trappole. Inoltre, senza che nessuno se ne accorga, si fa sostituire da Jigen alla guida della sua Ferrari 312 b, mentre si reca nel covo di Scorpion per liberare la bella Fujiko in pericolo. È in questo episodio che entra in scena per la prima volta anche l’ispettore Zenigata, già intenzionato a catturare il ladro in giacca verde.
Il secondo episodio, "La barriera invisibile", è in assoluto uno dei più belli della lunga saga multimediale di Lupin III, che si trova ad affrontare colui che è destinato a restare uno dei suoi nemici più temibili: Whisky. Con l’utilizzo di trucchi da illusionista, ma anche con importanti invenzioni basate sull’uso della chimica, Whisky riesce a sorprendere più volte Lupin, mentre risulta praticamente invulnerabile a qualsiasi arma da fuoco. Lupin ci metterà del tempo, ma riuscirà a venire a capo di tutti i misteri. Una volta curiosità: Whisky è il nome dato al personaggio nell’edizione italiana, mentre in originale si chiama Pycal e, proprio con questo nome, ricompare nel 2002 nell’OAV dal titolo ‘Il ritorno di Pycal’.
"Il terzo sole" è l’episodio numero tre, in cui Lupin s’imbatte in Linda, la bella assistente di uno scienziato. Quest’ultimo ha scoperto che utilizzando i petali di un fiore che cresce unicamente su un’isola misteriosa, è possibile fabbricare un potentissimo esplosivo chiamato ‘il terzo sole’. Tale scoperta diventa però una condanna, poiché l’associazione criminale Chiller and Killer lo obbliga a sviluppare la scoperta per scopi bellici, mentre l’aver svolto esperimenti anche sulla sua aiutante Linda ha trasformato quest’ultima in una strega. Lupin vorrebbe aiutare lo scienziato e la ragazza, ma talvolta anche il più abile ladro del mondo è destinato a fallire. I tre episodi, insomma, presentano pure alcuni tratti di drammaticità, ed è forse proprio questo aspetto che non ha convinto gli spettatori giapponesi al tempo della prima messa in onda. Quando il primo episodio appare sulle televisioni nipponiche, il 24 ottobre 1971, l’accoglienza è tiepida e la cosa spinge i produttori a pensare a dei cambiamenti. È solo dopo qualche tempo e una serie di repliche, che il ladro e i suoi degni compari fanno breccia nel cuore dei telespettatori.
Lo sceneggiatore
Tra gli sceneggiatori della Serie I di Lupin III vi è Tadaaki Yamazaki, che partecipa anche alla Serie II, realizzando alcune puntate. Veterano del piccolo schermo, Yamazaki ha collaborato anche ad Ashita no Joe (in Italia Rocky Joe), serie pugilistica del 1970 tratta da un fumetto di Asao Takamori e Tetsuya Chiba, e a Saint Seiya (I cavalieri dello Zodiaco), fantasy del 1986 trasposizione animata di un fumetto di Masami Kurumada. Scrive anche per Devilman (1972), versione televisiva di un manga horror di Go Nagai e per Mototaro Densetsu (1989), ispirata a una leggenda nipponica. Decisamente meno frequenti le sue incursioni nel mondo dei lungometraggi, tra cui ricordiamo il film del 1980 Yami no Teio Kyuketsuki Dracula (in Italia Dracula), incentrato sulla figura del noto vampiro.
Il mondo di Lupin
Lupin III gode di grande fama non solo in Giappone, ma anche nel nostro Paese. Si tratta infatti di uno dei più apprezzati personaggi dell’animazione giapponesi, che da oltre venticinque anni trova spazio nei palinsesti dele televisioni nostrane. La prima apparizione di questa simpatica canaglia sul suolo italico risale al 1979, quando, dopo essersi guadagnato una segnalazione della giuria al festival di Cannes, approda nei nostri cinema il lungometraggio Rupan vs Fukusei Ningen (Lupin III contro l’uomo immortale), rititolato però Le avventure di Lupin III. La serie televisiva arriva nel dicembre dello stesso anno, su Italia 1. inizialmente l’accoglienza è tiepida, ma tra il 1981 e il 1982, con la messa in onda della Serie II, il personaggio colpisce il centro del bersaglio. Nel 1985 Canale 5 trasmette il film Il castello di Cagliostro, mentre nel 1986 è Rete 4 a mandare in onda L’oro di Babilonia e L a pietra della saggezza (Rupan vs Fusei Ningen con un nuovo titolo). Gli ultimi due subiscono diversi tagli, così come la terza serie televisiva, andata in onda con il titolo Lupin, incorreggibile Lupin. Da quel momento Lupin diventa una presenza quasi costante sulle reti Mediaste, che lo trasmettono ancora oggi e che nel 2004 gli hanno dedicato anche una lunga rassegna di lungometraggi. Secondo dati raccolti da agenzie specializzate, Lupin III piace un po’ a tutte le fasce d’età ma, come è ovvio, attira maggiormente gli adolescenti. Infine, qualche curiosità: oltre al doppiaggio italiano del 1979, la prima serie televisiva ha beneficiato di un nuovo doppiaggio nel 1987; Lupin III è stato il primo personaggio dei cartoni giapponesi a essere trasmesso su una rete nazionale in prima serata, con il lungometraggio Lupin, il pericolo è il mio mestiere; è l’anime più replicato sulle emittenti nazionali.
Il tradimento come regola
"Per le donne tradire è come infilarsi un paio di calze, lo fanno tutte." Questo è ciò che afferma Lupin III con un sorriso sulle labbra. Forse è per questa ragione che accetta di buon grado tutti i tradimenti di Fujiko, pronta a rapidi voltafaccia fin dal loro primo incontro.
Catturare Fujiko
Secondo quanto narrato nel film Episodio : 0, il primo obiettivo dell’ispettore Zenigata non è Lupin, ma Fujiko. E proprio mentre è sulle traccie della ragazza, Zazà s’imbatte nel ladro in giacca e cravatta che, da allora, diventa il suo nemico numero 1.
Lupin & Oscar
Nell’episodio 101 della seconda serie televisiva, dal titolo "Folle amore a Versailles", Lupin III incontra nientemeno che Lady Oscar, la protagonista di un’altra celebre serie animata giapponese, Versailles no Bara (La rosa di Versailles), ambientata al tempo della rivoluzione francese.
Il personaggio
Lupin III di Yasuo Otsuka, è il protagonista indiscusso di questa serie. È nipote del celebre ladro Arsène Lupin, reso famoso dai romanzi di Maurice Leblanc. Maestro del travestimento, Lupin III è in grado di assumere le sembianze di chiunque, uomo o donna. Inoltre, è abile con la pistola e usa trucchi imprevedibili, con cui dare vita ai colpi di scena che tanto ama. Lupin è un ladro, certamente, ma un ladro dotato di un personale senso dell’onore, che gli vieta di spargere sangue e infierire sui più deboli. I suoi colpi sono sfide, con gli atri e con sé stesso, per dimostrare la propria abilità. Il piglio energico e allegro con cui affronta la vita è ben reso dalla sua risata beffarda e da quel suo volto che si deforma come fosse di gomma.